NOTA INFORMATIVA DELL’ISPETTORE MAURIZIO TIRITICCO
al Ministro della Pubblica Istruzione
On. Luigi Berlinguer
LA FORMAZIONE IN SERVIZIO DI DOCENTI E CAPI D’ISTITUTO NELLA PROSPETTIVA DELLA CONTINUITÀ VERTICALE E ORIZZONTALE
L’esperienza biennale nella Provincia di Pesaro-Urbino negli anni scolastici 199/96 e 1996/97
- Nella Provincia di Pesaro-Urbino ha avuto recentemente termine il corso di aggiornamento/sperimentazione “Metodologie didattiche e docimologia” che ha coinvolto per due anni scolastici (95/96 e 96/97) 30 capi di istituto e 150 docenti delle scuole del territorio di ogni ordine e grado di scuola
Il corso gestito e organizzato dal Provveditorato agli Studi e diretto dal Prof. Fausto Presutti, si è avvalso della collaborazione di esperti universitari, proff. Sante Bucci e Mauro Laeng, ed ispettori Giancarlo Cerini, Giuseppe Esposito Flavio Quarantotto, Fiore Ricciardelli, Maurizio Tiriticco ed è stato sostenuto e riconosciuto dall’IRRSAE Marche.
- Il corso ha avuto come temi di fondo i seguenti ambiti: socio-relazionale nel primo anno, psico-cognitivo nel secondo e si è svolto secondo la seguente metodologia:
- a) lezioni stimolo seguite da indicazioni di lavoro da effettuare nella scuola e in aula;
- b) lavoro sperimentale a livello collegiale, nei consigli di classe nelle classi direttamente con alunni;
- c) contestuale produzione e validazione di percorsi formativi e di materiali didattici;
- d) conclusione dei lavori con tesi individuali scritte, presentate alla fine di ciascun anno scolastico da dirigenti e docenti ad apposita commissione che ha adottato la valutazione in trentesimi, seguito da motivato giudizio scritto.
Il corso è apparso particolarmente significativo perché:
Il corso è apparso particolarmente significativo perché:
a) si è adottata una reale formazione continua e ricorrente di capi di istituto e docenti in una prospettiva di concreta continuità didattica verticale (tutti i gradi di scuola sono stati coinvolti, anche in ordine alle recenti disposizioni sulle scuole comprensive) e orizzontali (sul territorio si sta avviando un processo di integrazione di carte dei servizi e progetto di istituto);
b) si sono formate concretamente figure di sistema, esperti in metodologie didattiche, in problematiche socio-relazionali e psico-pedagogiche, in valutazione degli apprendimenti;
c) si sono realizzate nelle scuole attività formative ispirate alle tematiche indicate dai recenti DPR 470 e 471 del 31/07/96 sulla formazione universitaria dei docenti;
d) si sono prodotti in gran copia materiali didattici originali, utilizzabili anche in altre situazioni scolastiche;
e) tutti i partecipanti hanno seguito le attività di formazione e sperimentazione con grande interesse, testimoniato del resto anche dai risultati conseguiti in sede di valutazione finale;
f) il territorio ha reagito più che positivamente al corso, per cui il Provveditorato agli Studi ha richiesto e ottenuto la continuazione delle attività per il prossimo biennio, che è stata approvata e finanziariamente sostenuta dall’Ufficio Studi del MPI – Ministero della Pubblica Istruzione.
Per quanto riguarda le attività relative ai dirigenti scolastici, l’assunto di partenza è stato il seguente: la professionalità di un capo d’istituto è il risultato della integrazione di tre ordini di competenze, diverse ma dialetticamente interrelate, che si sviluppano lungo altrettanti vettori.
Tali competenze sono:
a) tecniche (conoscenza e applicazione della normativa e dei programmi di studio, il coordinamento didattico);
b) manageriali (gestione delle risorse professionali e strutturali, gestione amministrativa e finanziaria, pianificazione degli spazi e dei ritmi di lavoro);
c) relazionali (gestione del gruppo di docenti, relazione con gli studenti e le famiglie, fare rete con le altre istituzioni educative,
La finalità del corso è quella sviluppare e potenziare le tre competenze dei Dirigenti scolastici in maniera da di riuscire a costruire una Scuola personalizzata, contestualizzata e di comunità per gli alunni e un Centro Educativo per gli insegnanti e le famiglie in grado di fare progetti in rete con gli Enti, le istituzioni e gli organismi socio-economico-culturali del contesto territoriale, regionale, nazionale ed europeo.
Per quanto riguarda le attività dei docenti scolastici, l’assunto di partenza è stato il seguente: la professionalità di un insegnante è il risultato di una integrazione di tre ordini di competenze:
a) il rapporto con gli alunni per lo sviluppo e il potenziamento delle loro attitudini/motivazioni e le loro conoscenze/abilità/competenze disciplinari,
b) il rapporto con i colleghi e la scuola in maniera da realizzare una Scuola di Qualità;
c) il rapporto con le famiglie e il contesto socio-economico-culturale del territorio in modo da costruire una Comunità Educante.
Il nuovo progetto di formazione biennale approvato e finanziato dal MPI non costituisce una replica dei corsi finora realizzati, ma un approfondimento e un’estensione in maniera che tutte le Scuole dei Distretti scolastici e della Provincia possano usufruire dei percorsi formativi e dei risultati raggiunti, diventando così una Provincia Laboratorio formata da Reti di Comunità Educanti e di Centri Educativi.
Infatti, mentre nel primo biennio di corso l’obiettivo conseguito è stato quello di preparare individualmente i capi di istituto e i docenti alle nuove metodologie, nel secondo biennio di corso l’obiettivo è quello di mettere in atto ciò che si è appreso e maturato nelle attività di:
– organizzazione della scuola e della didattica per i capi di istituto,
– insegnamento per i docenti.
Si sottolinea infine l’importanza delle iniziative effettuate e di quelle già in corso in quanto la loro validità formativa da luogo ad un modello che potrebbe essere trasferito in altre situazioni, ovviamente con tutti gli aggiustamenti del caso.
Roma, 10 ottobre 1997
Ispettore
Maurizio Tiriticco
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